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Articolo a cura di:
Dr.ssa Tiziana Lazzari
Liguria - Piemonte Dr.ssa Tiziana Lazzari Medico Chirurgo
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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Trattamento Capillari Arti Inferiori

Lesioni Venose

Le lesioni venose degli arti inferiori, quali teleangectasie e microvarici, colpiscono circa l’80% della popolazione, creando per lo più problemi di ordine estetico.

Fino a poco tempo fa, questo inestetismo veniva trattato esclusivamente con la scleroterapia, ovvero con l’iniezione all’interno dei vasi di una soluzione sclerosante.

Nel corso degli ultimi anni vi è stato un rapido incremento dell’utilizzo di apparecchiature laser per il trattamento delle lesioni vascolari.
Nella nostra esperienza il laser Nd:YAG a impulso lungo consente un trattamento sicuro ed efficace, con notevole riduzione degli effetti collaterali, praticamente nulli se si rispetta un protocollo di trattamento adeguato. I miglioramenti ottenuti con questo laser si ottengono con un minor numero di sedute e con una stabilità di risultato a lungo termine.
Target della terapia laser è l’emoglobina del vaso. Il trattamento è in genere ben tollerato, grazie ad un sistema di raffreddamento efficace che attenua il dolore provocato dall’azione termica del laser. Nei pazienti più sensibili è prevista l’applicazione di una crema anestetica circa un’ora prima della seduta. Subito dopo il trattamento la parte si presenta arrossata e leggermente gonfia. Arrossamento e gonfiore si risolvono in poco tempo, mentre per qualche giorno possono residuare delle crosticine.

La durata del trattamento laser dipende dalle dimensioni e dalla profondità dei capillari. In genere occorrono da una a tre sedute eseguite sulla stessa zona, distanziate di 8‐12 settimane, per ottenere un buon risultato.

Inoltre va tenuto presente che, a considerazione della variabilità individuale di risposta a qualsiasi trattamento medico e medico‐estetico, non può esservi certezza assoluta di risultato nè esserne precisamente pronosticata la percentuale di miglioramento, l’entità e la durata.

Facendo un paragone laser‐scleroterapia, possiamo dire innanzitutto che, mentre il laser determina un’ustione termica a tutto spessore, le iniezioni sclerosanti provocano un’ustione chimica endoteliale con successiva trombosi. Diverso è pertanto il comportamento post‐trattamento: la scleroterapia ha un’azione più immediata e forse meno dolorosa rispetto al laser; per contro i vasi tendono a riaprirsi con più facilità e non si possono trattare piccoli capillari per difficoltà di incannulazione del vaso; il laser ha un’azione più lenta nel risultato ma necessita di meno sedute, consente il trattamento di vasi di piccolo calibro e, nella nostra esperienza, ha un effetto più stabile.

Il trattamento non richiede ricovero o convalescenza; si può ritornare immediatamente al lavoro, riprendendo le usuali abitudini di vita. Dopo il trattamento laser è necessario evitare bagni caldi, docce calde e palestra per almeno 3 giorni. L’utilizzo di calze a compressione graduata è suggerito ma non è obbligatorio. Il trattamento non va eseguito sulla pelle abbronzata di recente (aspettare almeno 4 settimane dall’ultima esposizione solare). L’esposizione al sole può essere ripresa 1 mese dopo l’ultimo trattamento.
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